Il 19 febbraio 2010 sono stato sottoposto ad un intervento di ernia inguinale dx. Era un’ernia interstiziale che ancora non si notava ad occhio nudo ( avevo però il classico fastidio all’inguine). Ho pensato però, su consiglio del chirurgo, di operarla subito per evitare che peggiorasse. Le esperienze lette su questo forum mi sono state molto utili e ho pensato di ricambiare scrivendo la mia esperienza. Il 17 febbraio ho fatto gli esami clinici ( rx torace, analisi sangue, elettrocardiogramma), ho fatto il colloquio con l’anestetista e sono stato informato dalla caposala che avrei dovuto depilarmi e radermi le gambe e la zona inguinale “ a calzoncino” e avrei dovuto fare un piccolo clistere la notte prima dell’intervento …..(e vabbè anche questo ci mancava !!) Il 19 febbraio mi sveglio intorno alle 5.00…l’agitazione fa brutti scherzi. Arrivo in clinica alle 07.45 accompagnato dalla mia splendida fidanzata Giovanna. Mi fanno salire in camera verso le 08.40. Mi spoglio , mi metto il mio bel pigiama e aspetto….fino alle 11 circa quando mi chiamano per l’operazione. L’attesa è la cosa più brutta di questa esperienza. Entro in camera operatoria, mi mettono una flebo al braccio sinistro ( bello lungo l’ago!!!) e l’apparecchio al dito della mano per controllare il cuore. Mi mettono seduto sul lettino e a questo punto l’anestesista mi fa l’iniezione sulla spina dorsale, dopo aver controllato con le mani il punto preciso in cui fare l’iniezione. Ho un sussulto perché l’iniezione fa male ma il dolore dura solo pochi istanti. Pensavo che l’anestesia fosse meno dolorosa. Le gambe iniziano ad addormentarsi, a farsi pesanti e inizio a sentire i piedi caldi. Dopo alcuni minuti arriva il chirurgo. L’anestetista mi chiede se voglio un sedativo ma le rispondo negativamente perché non voglio “rincoglionirmi”. Chiudo gli occhi per evitare di vedere il mio corpo aperto dal chirurgo riflesso nella lampada della sala operatoria. Non sento l’incisione e neanche le restanti operazioni per ridurre l’ernia; le uniche cose che sento sono il rumore del bisturi elettrico, e in alcune occasioni pesantezza sul basso addome come se il chirurgo vi premesse sopra.
Nulla comunque di doloroso. L’intervento dura una ventina di minuti/mezz’ora. Mi portano in camera su una lettiga. Non posso ancora muovere le gambe perché ovviamente ho ancora l’anestesia in circolazione. Dopo qualche oretta riesco a riprendere il controllo delle gambe ( menomale!!) ma iniziano anche i dolori alla ferita. Pensavo che i dolori post operatori non fossero così consistenti. E’ un dolore molto intenso che avverto in ogni movimento e che mi impedisce di avere pace. Non sto bene in nessuna posizione. Non parliamo poi di quando dopo tre ore cerco di alzarmi dal letto per camminare !! Sento le stelle e sono costretto praticamente a farmi tirare per sollevarmi dal letto. Il dolore all’addome fa in modo che io cammini piegato su me stesso. Ritorno a letto e chiedo un bell’antidolorifico ( viva il toradol) che mi da un po’ di sollievo. Dopo riprovo a rialzarmi e le cose vanno leggermente meglio. Mi fanno diverse flebo fino a che non canalizzo #61514;. La notte però la passo purtroppo sveglio ( dormo circa tre ore) perché il dolore mi tiene sveglio e non mi fa riposare. Inoltre il lettino è troppo corto per me che sono alto quasi due metri e non riesco pertanto a distendermi bene. Il chirurgo in serata viene a controllarmi e controlla che i testicoli non si siano gonfiati ( meno male ..almeno questo me lo sono evitato) La mattina del 20 febbraio mi fanno un’iniezione di eparina ( le dovrò ripetere per dieci giorni) e un’altra iniezione di antibiotico. Mi dimettono e torno a casa. Camminare con questo dolore stanca molto e salire in macchina non mi risulta facile. Devo far fare attenzione alle buche della strada perché i salti nell’autovettura sono dolorosi. Il dolore purtroppo persiste ancora ma conto di sconfiggerlo con qualche magico antidolorifico. Spero che la mia esperienza possa essere di aiuto a chi si ritrova a dover affrontare questo intervento. Ringrazio pubblicamente la mia fidanzata, futura moglie, Giovanna che mi ha dovuto sopportare e mi è stata vicino in ogni momento. Senza di lei non so proprio come avrei fatto. La amo infinitamente. Ciao a tutti e in bocca al lupo a tutti i futuri operati di ernia inguinale. Silvio
Aggiornamento: il 20 febbraio verso sera mi accorgo di avere un pò di febbre...(37,5).... CHiamo il chirurgo che molto gentilmente mi tranquillizza dicendo che non è preoccupante e che non è necessario l'assunzione di altri antibiotici ( mi avevano fatto due siringhe di antibiotico in clinica)
Aggiornamento: il 20 febbraio verso sera mi accorgo di avere un pò di febbre...(37,5).... CHiamo il chirurgo che molto gentilmente mi tranquillizza dicendo che non è preoccupante e che non è necessario l'assunzione di altri antibiotici ( mi avevano fatto due siringhe di antibiotico in clinica)
Originariamente inviato da benny257 - Oggi : 08:17:11
Stamane 21 febbraio il mio termometro misurava 37.1 .. Inizio comunque a stare meglio. Ho dormito e questo è un grande passo in avanti. Da seduto e da disteso non avverto più molti dolori. Il dolore persiste quando mi alzo e cammino.....ho capito cosa intendevate quando leggevo della camminatura da bradipo per i post operati !!! Fatta l'iniezione di eparina...vorrei evitarmi una bella embolia!!!!!! Conto di tornare ad essere operativo in pochi giorni...speriamo!
dai silvio, benvenuto e, mi consenta, un pò di doloretti ci stanno sempre, basta che non durino troppo ottimo resoconto e adesso come dice re silvio cerchiamo di essere ottimisti, che questi doloretti son birbantelli e non fanno parte di una nuova doloropoli
cioè a dire il peggio sta passando, intanto cammina sempre un pò per casa, senza esagerare, riposandoti spesso ma anche senza rinunciare a farlo
e soprattutto approfitta della convalescenza per continuare a farti coccolare dalla tua giovanna
nuovo aggiornamento: la zona operata risulta un pò gonfia....c'è senz'altro un'infammiazione in atto ..ora capisco il motivo dei dolori e del bruciore... E' capitato anche a voi che la ferita ( o meglio la zona in cui è avvenuta l'incisione) fosse un pò gonfia?
Allora Silvio, ho letto il tuo accurato resoconto. Per quanto riguarda il dolore della spinale, forse è dipeso dalla posizione che avevi durante l'iniezione: in genere si fa incurvare notevolmente la schiena, ma più sei teso più diventa dolorosa...Ma comunque vedo che te la sei cavata benissimo...
Chiudere gli occhi nel corso dell'intervento? Ma doveva essere alzato il "sipario", forse se ne saranno anche accorti e te l'hanno messo in un secondo momento...
I dolori che hai accusato subito dopo non sono frequentissimi,ma forse saranno dipesi dalla tua situazione (ansia, nervi, fastidi generali).
Il gonfiore che noti è del tutto normale e non so se da questo dipendono i fastidi che senti, però ti posso assicurare che succede a tutti e dopo un bel po' sparirà, tranquillo, come non devi preoccuparti di eventuali ematomi sull'"orgoglio maschile", che passeranno nell'arco di una settimana.
Trascorri serenamente questo periodo di convalescenza tra le coccole di Giovanna , ma ricordati che non sei malato e quindi se te la senti puoi anche scendere ad accompagnare Giovanna a fare la spesa (senza portare pesi però!!!!!).
Oggi 22 febbraio, quindi a 3 giorni dall'intervento mi sento molto meglio fisicamente. riesco a camminare con più facilità e i doloretti sono più sopportabili tanto da non dover più camminare piegato. L'unica cosa che mi preoccupa è il gonfiore dei testicoli o meglio di tutto lo scroto comparso a distanza di tre giorni dall'intervento. i testicoli non sono dolenti ma l'aumento di volume è una cosa che un pò mi mette in ansia....non vorrei dover essere sottoposto ad un nuovo intervento!!!!
Sul gonfiore dello scroto sono ben accetti opinioni e consigli. Il chirurgo mi aveva anticipato questa evenienza dicendomi che non avrei dovuto preoccuparmi.....
Tranquillo benny, tutto normale, non ti avevano detto che per entrare nel club degli erniati si deve soffrire???, ma ne vale la pena. Vdrai miglioramenti continui giorno dopo giorno, affidati a Giovanna finche puoi ma ricorda che non sei un invalido, ascolta il tuo corpo e segui i suoi consigli, rallenta quando è il caso.
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