Ernia e Laparocele Ny side 1

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 Storia di un'ernia inguinale dx (diagnosi & cura)
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Lucio

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 Spedito - 22/12/2010 :  22:49:34  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo Send Lucio a Private Message  Aggiungi Lucio alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora

Ciao a tutti, Sorelle e Fratelli d'ernia!


Vi seguo da Ottobre, quando è fuoriuscita la mia ernia inguinale destra.
Grazie a voi, ho avuto modo di mettermi l'anima in pace per quello che riguarda l'assenza di alternative valide all'intervento chirurgico.
Le vostre esperienze, mi hanno rincuorato ed esortato a non tirarla tanto per le lunghe e cercare il modo più veloce possibile di intervenire chirurgicamente.
Per scaramanzia, non mi sono voluto esprimere prima dell'operazione e ho assistito passivamente alle discussioni.
Dopo la prima evacuazione (uno degli step fondamentali per quanto mi ha riguardato) mi ero ripromesso di restituire un pò di coraggio, a quanti come me, si siano messi alla ricerca di conoscenza su quello che l'attendeva e non sapevano bene a chi rivolgersi in assenza di medici o competenti in materia.
Mi scuso se sarò un pò prolisso, ma volevo cercare di descrivere la mia esperienza, cercando di evidenziare quello che necessitavo di sapere e nessuno dal proprio punto di vista, ha ritenuto importante citare.
Spero possa essere utile.



 Paese: Italy  ~  Invii: 39  ~  Utente dal: 18/12/2010  ~  UltimaVisita: 26/04/2014 -> Moderatore 
Lucio

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 1   Spedito - 22/12/2010 :  22:51:13  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Lucio a Private Message  Aggiungi Lucio alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Storia di un'ernia inguinale dx (diagnosi & cura)
"Le cronache de N'ernia"

1° CAPITOLO

“Cos'è questo gonfiore sul pube?”

Una normale giornata di lavoro passata a montare infissi non lontano da casa (centro Emilia), dalla mattina alle 7:00 fino la sera alle 20:00.
Dopo pranzo, verso le 17:00 al quarto cliente, scendo dal nostro mezzo, senza il mio collega (la ditta è mia e di mio cognato), una porta/finestra da installare, già completa (molto pesante).
Anche se ad Aprile sono dimagrito circa 9 chili che non ho ripreso (con soddisfazione di Moglie, Madre e Suocera, adesso sono185x82) a causa di un'infezione intestinale presa in viaggio/anniversrio per i "10" di matrimonio a "Sharm" , ho comunque la stessa forza di prima.
Per appoggiare questa finestra, dicevo, mi chino, perdo l'equilibrio e la riprendo per non farla battere. Un dùlor diverso dai soliti sforzi, che in 20 anni non avevo provato. Mi sono detto Luciano quà è successo qualcosa, t'al dig me".
Finiamo di scaricare e anche se avevo svuotato la vescica, sentivo la sensazione piacevole di essere vuoto ma fisicamente la stessa sensazione di gonfiore.
Guido fino a casa. Mio cognato sale al secondo piano, (abita con mia sorella dove ci attendevano per cena me e mia moglie, già pronte con l'erbazzone) io faccio le scale entro in casa, mi spoglio per il bagno e spinto dal fastidio dò un'occhiata verso il basso.
Mi vedo il pube gonfio sulla destra.
Lo osservo per un pò e realizzo che non è una mia impressione, allora a mano aperta, ci premo sopra delicatamente.
Levo la mano e il gonfiore sembra sparito, ma la sensazione di quando il gonfiore rientra, rimane immutata.
In più, mi accorgo che il testicolo destro è più basso del sinistro e poco dopo, anche se non come prima, il bozzo è tornato ad accentuarsi gonfiando il pube in modo asimmetrico.


CONSIGLI UTILI:

Alla comparsa del gonfiore pubico e dopo 5 minuti di ricerche, tutti sapevamo in cuor nostro, che non ci sono cure alternative all’intervento chirurgico. Cercate di metabolizzare la necessità d’intervento evitando di ritardare di affrontare il problema. Cinto erniario o altri accorgimenti, servono per poter arrivare al giorno dell’operazione nel migliore dei modi, ma nono risolve il problema. Pensate che è come mettere del ghiaccio su una spalla lussata.



 Paese: Italy  ~  Invii: 39  ~  Utente dal: 18/12/2010  ~  UltimaVisita: 26/04/2014 -> Moderatore  strLangGo_Top_Page00010
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 2   Spedito - 22/12/2010 :  22:52:17  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Lucio a Private Message  Aggiungi Lucio alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Storia di un'ernia inguinale dx (diagnosi & cura)
2° capitolo

“La diagnosi”


Ci rechiamo in via precauzionale subito al policlinico, dove mi visitano subito.
Manovra di valsalva ed ecografia evidenziano "ernia inguinale destra".
Dimesso subito in quanto "punta d'ernia" senza dimensione da strozzamento, mi consigliano il "cinto erniario", invitandomi a non compiere sforzi (come fare con la ditta?).
Torniamo a casa, cena e seduta intensiva di internet per saperne di più, in attesa della mattina successiva per tornare a via del pozzo e vedere se procedere subito alle pratiche per intervenire chirurgicamente...o riuscire ad evitare (anche se dal forum avevo avuto già le mie conferme).

Non potendo più muovermi come prima nonostante il cinto, e avendo bisogno di recuperare al 100% , prendiamo subito appuntamento al poliambulatorio per l'intervento.

Incontro col Dottore Chirurgo col quale effettuare la visita. Anamnesi, diagnosi di conferma per erniopatia e inizio procedure.

Previsione dell'intervento.
Semplice con taglio, sintesi dell'ernia e applicazione di patch (rete in prolene sec. lichtenstein) in regime di anestesia da concordare.

Compilazione dei fogli per la preospedalizzazione con dati anagrafici, indirizzo, numeri telefonici, medico di famiglia, precedenti interventi ed esperienze con anestesia.

CONSIGLI UTILI:

Portatevi sempre documenti e tesserino sanitario. Quest'ultimo servirà anche il giorno dell'intervento.



 Paese: Italy  ~  Invii: 39  ~  Utente dal: 18/12/2010  ~  UltimaVisita: 26/04/2014 -> Moderatore  strLangGo_Top_Page00010
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 3   Spedito - 22/12/2010 :  22:54:47  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Lucio a Private Message  Aggiungi Lucio alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Storia di un'ernia inguinale dx (diagnosi & cura)
3° CAPITOLO

“Gli esami”


Quì iniziano i preliminari per la preospedalizzazione.

1) ESAMI EMATOCHIMICI (prelievo del sangue)


- tempo di protrombina
(circa la coagulazione del sangue. Vedi "http://it.wikipedia.org/wiki/Tempo_di_protrombina" )

- APTT + K82
(tempo di tromoplastina. Vedi "http://it.wikipedia.org/wiki/Tempo_...omboplastina" ) + (prova allergica al lattice di gomma)

- CPK lpe spec lattice
(indica la tendenza a infarto miocardico acuto, cardiopatie tipo angina grave, miocardite, miopatie, embolia polmonare, edema polmonare, ipotiroidismo, ipertermia maligna, infarto cerebrale, alcolismo, malattie infettive come tetano, tifo, febbre, sindrome di Reye)

- creatinina
(indicazione dell'attività renale)

- emocromo
(quantità di globuli bianchi, rossi, piastrine presenti nel sangue)

- esame urine

- fibrinogeno
(essenziale nella coagulazione del sangue e i suoi valori possono venire alterati da infezioni gravi, carcinomi o emorragie)

- gamma gt
(gammaglutammiltransferasi. Può indicare un'anormalità nel fegato)

- glicemia
(valore della concentrazione di glucosio nel sangue)

- Na, K (sodio e potassio)

- proteine totali

- pseudocolinesterasi
(o colinesterasi, Si trova nel fegato e nel sangue. In assenza dell'azione di questo enzima, durante gli interventi gli chirurgici, quando vengono somministrate sostanze rilassanti a livello muscolare, il paziente potrebbe essere portato a rilassarsi tanto da portare una paralisi prolungata dei muscoli dell'apparato respiratorio, rendendo necessaria la ventilazione artificiale (intubazione).

- n° di dibucaina
(ha lo stesso interesse dell'eccessivo rilassamento della pseudocolinesterasi, ma questo riguarda in situazione analoga a quella descritta sopra, eventuali possibilità di paralisi cardiache)

- gpt
(le transaminasi GPT danno la esatta valutazione della gravità dell’alterazione del fegato)

- gruppo sanguigno

- CEA
(evidenzia situazioni tumorali)

2) RX TORACE STANDARD

Classica radiografia al torace credo per la capacità polmonare.

3) ESAME ELETTROCARDIOGRAFICO CON VISITA CARDIOLOGICA

Normale elettrocardiogramma con misurazione della pressione e successiva visita dal cardiologo per evidenziare eventuali cardiopatie che possano far sorgere problemi in sala operatoria.

4) VSITA ALLERGOLOGICA

Consulto specialistico per eventuali allergie a lattice (se avete usato guanti di lattice e preservativi senza problemi, non ce ne dovrebbero essere neanche in questo caso) che nel caso positivo prevede una procedura "latex free", cioè la sala operatoria verrà allestita in assenza di materiali con lattice (dai lacci emostatici ai cerotti per gli aghi cannula, teli, ecc) e farmaci, nello specifico, quello agli antibiotici da assumere prima (somministrati all'ospedale) e dopo l'intervento nel decorso post operatorio.

5) VALUTAZIONE ANESTESIOLOGICA PREOPERATORIA

Visita con l'anestesista (ovvero l'angelo custode della sala operatoria) al quale comunicare eventuali esperienze negative con precedenti contatti con anestesie (dalle più irrilevanti tipo quella del dentista a quelle di precedenti interventi chirurgici)

Una volta avuto il responso positivo da tutti e 5 gli esami, si può procedere all'intervento, che verrà accordato all'ultimo incontro col "Professore/Dottore" Chirurgo.

L'intervento verrà effettuato secondo una lista d'attesa più o meno lunga (ci sono alcune varianti che possono influenzare il tempo di attesa). Solitamente si viene chiamati telefonicamente il giorno prima, verso l'ora di confermata dismissione dei pazienti del giorno prima, quindi le notti insonni sono soltanto una....


CONSIGLI UTILI:

- Siccome per questi esami da farsi la mattina dalle 7:00 alle 8:00 (chi ha esami da preospedalizzazione ha una corsia preferenziale) è imposto il digiuno dalla mezzanotte, un consiglio buono, per chi non avesse una massa particolarmente robusta o molto magro, è quello di portarsi una zolletta di zucchero da prendere subito dopo il prelievo, perché l'ago della "farfalla" è indolore e non ti accorgi nemmeno che la quantità di prelievo per tutti questi esami non è poca (circa 5 provette. Meno, se non vi hanno prescritto il supplemento "K82" per denunciata intolleranza al lattice), quindi alzatevi piano dalla postazione e assumete subito dello zucchero (le bustine da bar sono perfette). Poi potete abbuffarvi con la meritata colazione.

- In più, è utile e più sbrigativo portarsi l'urina fatta appena alzati dal letto, in provetta sterile da comprare in farmacia. Quasi sicuramente andrà poi travasata nella provetta che vi daranno, nella privacy della toilette del laboratorio, ma almeno la pipì l'avrete già fatta.

- Nell'attesa dell'intervento, per chi non lo fosse, è utile abituarsi a bere molto, mangiare fibre e frutta.
Oltre ad essere un'ottima abitudine alimentare, una dieta ricca di liquidi, vi permetterà di abituarvi ad eliminare le scorie, regolarizzare in modo "elvetico" il vostro intestino e nel post operatorio, vi permetterà di eliminare l'anestesia in brevissimo tempo.
Una quantità sufficiente potrebbe essere almeno 1,5 litri al giorno esculsi i pasti. Prendetela come se fosse una medicina; una bottiglia da mezzo litro; da colazione a pranzo; una da pranzo a cena e una nel dopo cena.
Questo vi porterà inoltre a dovervi muovere per andare in bagno, rendeno obbligatorie, graduali e necessarie le vostre utili passeggiate per il recupero.

_- il giorno prima dell’intervento, c’è chi consiglia di consumare pasti leggeri (specie la sera), mentre altri di “abbuffarsi” fino a mezzanotte visto che il digiuno durerà fino al tardo pomeriggio (quindi 18 ore circa).
Considerate che parte di ciò che digerite andrà evacuato. Pensate pertanto che andrete di intestino la mattina successiva prima dell’intervento. Se l’appuntamento per questo è fissato alle 7:00 circa, avrete poco tempo per dedicarvi alla bisogna. Se invece è a metà mattina, tenete conto che un po’ di emozione potrebbe bloccarvi (o in caso di “caga” al contrario via aiuterà) ed evacuare successivamente all’operazione, con la parte che tira non è semplicissimo, perché anche stare seduti non è agevole soprattutto i primi giorni (il peso gravitazionale degli organi interni spinge ovviamente verso il basso) e anche cercare la posizione più comoda per sforzarsi il meno possibile, non è semplicissimo.
Inoltre; mangiare, bere, evacuare ed urinare sono funzioni che soddisferete nel giro di poche ore. Il sesso potrà/dovrà attendere, sia per voi che per i/le vostri/e partner un po’ più che qualche ora, quindi il giorno prima, di “questo” potete/dovete abbuffarvi!



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 4   Spedito - 22/12/2010 :  22:55:58  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Lucio a Private Message  Aggiungi Lucio alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Storia di un'ernia inguinale dx (diagnosi & cura)
4° CAPITOLO

“Il giorno dell'intervento”


Ci si presenta all'ora prestabilita alla sala d'attesa, in compagnia dell'accompagnatore/rice, che dovrà poi provvedere alla registrazione dei fogli per il ricovero (day surgery o no) e ad eventuali. Completamente digiuni di cibo e acqua (si, neanche acqua, perché in caso di necessità di intubazione provocherebbe dei problemi) dalla sera prima a mezzanotte.
Quando si viene chiamati, si è accompagnati nella camera di corsia. Si mettono le proprie cose nell'armadietto e ci si può accomodare sul letto in attesa della firma dei fogli per il consenso all'intervento (quì serve il tesserino sanitario), controllate (se emotivamente nel pieno delle vostre facoltà) o fate controllare all'accompagnatore che tutto sia correttamente compilato.
Successivamente arriverà l'infermiere/a per la tricotomia (rasatura di parte dell'addome, inguine, scroto e gamba) e segnare con il pennarello una grande "X" all'altezza dell'anca dx o sx per evidenziare il lato da operare.
Poi ci si denuda completamente (tenere i calzini, solitamente è ammesso. In sala operatoria non è freddissimo, ma sono comunque circa 22° gradi), si indossa il "camice" semitrasparente (che verrà subito rimosso in sala operatoria), la cuffia e sbloccate le ruote del letto, si viene portati verso la sala operatoria, non prima però di aver rimosso gioielli tipo, orecchini e piercing, catenine e anelli.


CONSIGLI UTILI:

D) Se siete villosi provvedete da soli alla "trico". Usate un buon rasoio elettrico o anche una lametta ma attenzione a non farvi taglietti. Fatela più ampia che potete (vi consiglio di fare una rasatura della misura dei boxer, dall'ombelico fino a 10 centimetri di coscia, pube e scroto inclusi, sia lato destro che sinistro indifferentemente dalla posizione dell'ernia), perché in alcuni casi, al termine dell'operazione, viene applicata una ampia fascia contenitiva adesiva da anca ad anca (il 50% della sensazione di "tiro" lo spartisce con i punti di sutura), che per levarla vi farà la ceretta e in alcuni casi andranno tagliati i peli con le forbicette, perché potrebbe saldarli tipo dreadlock. Tranquilli, il cerotto della ferita non aderisce a questa fascia e rimarrà al suo posto senza tirare.

Si viene in qualche modo trasferiti in regime di asetticità in sala operatoria tramite il letto operatorio (il lettino dalla corsia non accede alla sala operatoria, solo il paziente). Quindi si passa dalle mani degli infermieri a quelle di anestesisti e chirurghi, che ti accolgono chi in maniera ironica, chi affettuosa e altri in maniera distaccatamente professionale (intesa come sintomo di concentrazione e serietà).
Vi chiederanno se avete protesi dentarie mobili (cioè che possono essere tolte ad esempio per l'igiene). Questo, per evitare che in caso di "intubazione", possa staccarsi e occludere il passaggio al laringoscopio o essere causa lei stessa di soffocamento.
A questo punto, se non era stato accordato prima, l'anestesista confermerà il tipo di anestesia da fare.
Quì, a seconda del tipo di ansia rilevata, chirurgo e anestesista decideranno se farla totale, locale con sedazione del paziente o altro, col benestare del paziente.

Adesso siamo al centro della sala operatoria. Mentre i chirurghi e gli assistenti sono intenti alla vestizione e preparazione, qualcuno nonostante la vistosa "X" sul fianco, chiedera, un pò per sicurezza, un pò per constatare lo stato del paziente, conferma sul lato da operare: "ernia destra o sinistra".

(Quello che segue riguarda un caso di anestesia generale). Gli anestesisti, applicheranno i cerotti per l'ecografo dietro le spalle (e successivamente una specie di piccolo cuscino anatomico sotto la testa), il ditale per la pressione sanguigna e il battito cardiaco, l'ago cannula per l'anestesia nella mano opposta al lato dell'ernia (e un appoggio laterale per il braccio), che servirà anche successivamente per le flebo e rimosso al momento della dimissione e la mascherina dell'ossigeno che ti assopisce dolcemente in attesa che l'anestesia vera e propria entri in circolo. Il tutto cercando di metterti a tuo agio, rassicurandoti su cosa stanno facendo. Ad esempio, ti anticipano che "l'ossigeno" della mascherina, da lieve giramento di testa tipo leggera ebbrezza non come brutta sensazione o l'anestesia che entra dalla mano da una leggera sensazione di bruciore (non provata).



 Paese: Italy  ~  Invii: 39  ~  Utente dal: 18/12/2010  ~  UltimaVisita: 26/04/2014 -> Moderatore  strLangGo_Top_Page00010
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 5   Spedito - 22/12/2010 :  22:57:40  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Lucio a Private Message  Aggiungi Lucio alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Storia di un'ernia inguinale dx (diagnosi & cura)
5° CAPITOLO

“decorso post operatorio – giorno dell’operazione”


Il risveglio è il punto “Alfa”. Se vi avranno fatto l’anestesia totale, non avrete traumatici ricordi di alcun tipo. Mentre stavamo beatamente dormendo (e in alcuni casi anche sognando) l’equipe di scienziati ha lavorato professionalmente sul nostro basso ventre, rimettendo a posto tutto, senza che ce ne potessimo accorgere.
(Incisione, isolamento del funicolo, individuazione dell’ernia, sutura del varco erniario, applicazione di mesh/patch lichtenstein, sutura di questa, rilascio del funicolo, sutura dell’incisione. Fine.)
Ciò di cui invece ci accorgeremo, al risveglio, è di dolori particolarmente fastidiosi sulla parte operata.
Senti tirare dappertutto dalla vita in giù. Anche i talloni dei piedi fuori dalla lettiga sono motivo di tiraggio.
Vi sembrerà di non poter muovere nessuna delle due gambe perché il minimo accenno vi dà dolore.
Allora cercherai anche di non respirare a pieni polmoni per non aumentare di volume la cassa toracica.
Concedetemi di essere realista altrimenti si rischia di non essere credibili, inoltre a volte, aspettarsi il peggio, aiuta e rincuora quando le cose vanno invece meglio del previsto.

Insomma, tra le operazioni chirurgiche, a posteriori, si può dire che sia una rosa…ma non senza spine (piccole, piccole).
A questo punto, l’anestesista vi chiederà con premura come state. Valuterà con i suoi strumenti l’effettivo stato del paziente e una volta convinto del recupero delle nostre attività vitali, ci rassicurerà che in breve tempo (ma che a noi sembrerà infinito) saremo riportati in camera dagli infermieri.

Una volta portati in camera, i dolori saranno già diminuiti del 10% (il recupero ha velocità esponenziale, con variabili da persona a persona). Stazionato il letto al suo posto, gli infermieri connetteranno la prima delle tre bottiglie da 500 ml di liquidi. Se non vi è ancora stato dato, vi faranno somministrare per via orale la prima dose di antibiotico. Dopo poco tempo, realizzerete che la gamba opposta al lato ernia, è esente da dolore e grazie a questa potrete cominciare a cercare la posizione più comoda nel letto.

A quest’ora, sarà già nel pieno l’ora del “pass”. Parenti e amici possono entrare a farvi visita.

Se non l’avete ancora fatta, dopo un paio d’ore dall’inizio della flebo, cominciate a pensare di urinare, chiedete il “pappagallo” o se vi sentite particolarmente arditi, fatevi staccare momentaneamente la flebo (chiudono e staccano il rubinetto, l’ago cannula vi rimane tranquillamente e in modo indolore sulla mano. Se riuscite tenetela “pari” o con la punta dell’ago inserito verso terra, così il sangue non fuoriesce nel tubino. Non perché sia grave, è solo brutto a vedersi) e andate in bagno facendovi accompagnare dall’infermiere/a (meglio se 2), perché in caso di mancamento possano intervenire evitando di farvi cascare.

Se tutto sta procedendo senza problemi, potete chiedere da bere. Vi esaudiranno portandovi acqua da bere inizialmente a piccoli sorsi per verificare se vi da nausea.

I movimenti, anche se un po’ dolorosi, si faranno sempre più facili. Muovendovi, capirete quali sono i movimenti da fare per stare più comodi, senza sentire troppo tirare (un po’ è inevitabile). Gomiti e talloni sono utilissimi.

Se non vi hanno dimesso, si andrà avanti con le flebo fino “ad esaurimento scorte”.
Chiamate per farvela cambiare appena finisce, così fate prima. Considerate circa 6 ore a flacone se il tiraggio non è velocissimo.
La cena, leggera, può prevedere tè con fette biscottate ad esempio, ma questa può variare a seconda delle circostanze.

CONSIGLI:

Se cercate informazioni su come comportarsi, vedrete che alcuni ospedali invitano a “restare leggeri” la sera prima, mentre altri vi diranno di mangiare a sazietà fino a mezzanotte (ora del digiuno forzato), in quanto seguirà una dieta assoluta di circa 18 ore.
Considerate che ciò che ingerite, in parte dovrà essere espulso (e preferibilmente prima dell’intervento).
A seconda del carattere, l’ansia potrà favorire l’evacuazione costringendovi alla toilette fino al momento della vostra chiamata dell’infermiere (il classico “cagotto”), oppure facendovi contrarre tutti i muscoli (compresi quindi gli addominali) impedendovela. Nel caso non proviate ansia, tenete comunque conto dell’ora di ricovero, perché in caso di primissima mattinata (7:00) potrebbe non esserci tempo per il “bisognino”.
Inoltre; con due tagli (interno ed esterno) e punti di sutura in pancia, fasce contenitive adesive, oltre a una buona dose di anestesia da smaltire addosso, nei primi due giorni post operatori si è scomodi anche a stare seduti, quindi a trovare una giusta posizione per stare sulla “tazza” e tantomeno “sforzarsi”(cosa non impossibile, ma prevenire…).
L’astinenza da sesso invece, in previsione di un digiuno maggiore delle 18 ore, è fortemente consigliato!
- Urinare dopo l’operazione è molto importante. La toilette può essere a due passi, ma anche di più e già fare due passi in piedi potrebbe essere un’impresa titanica fino a 5 ore dopo l’intervento. Il pappagallo resta l’alternativa più semplice. Chiedetelo agli infermieri, perché purtroppo, probabilmente non lo avrete a portata di mano accanto al letto e non è esplicito il fatto che ne abbiate bisogno.
Il giro visite, che passerà una o più volte, prevede la misurazione di pressione sanguigna e temperatura corporea. Se tutto ok, non sarà necessario prendere alcun tipo di farmaco, al contrario se avete dolore, potete chiedere l’antidolorifico in bustina tipo “Tachidol”.
Se avete necessità di qualcuno per la notte (a parte gli infermieri del turno che potrete chiamare con l’interruttore sopra il vostro letto), potrete chiedere il permesso di tenere qualcuno che vi assista. Permetteranno di restare solo a uomini nel reparto uomini e solo a donne nel reparto donne, senza eccezione alcuna.



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 6   Spedito - 22/12/2010 :  22:59:12  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Lucio a Private Message  Aggiungi Lucio alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Storia di un'ernia inguinale dx (diagnosi & cura)
6° CAPITOLO

“decorso post operatorio – giorno dopo l’operazione”


Il giro visite, con ulteriore arricchimento della vostra cartella medica appesa ai piedi del vostro letto, farà di nuovo annotare l’esito dello stesso tipo di misurazioni del giorno prima.
Quando arriverà il responsabile medico, prenderà atto della vostra condizione di avviato recupero e consentirà l’inizio procedura della vostra dimissione.
Alcuni dottori verranno a mettervi al corrente su come effettuare le medicazioni con; garze sterili, “betadine” o “acqua ossigenata” e cerotti di ricambio. Vi informeranno dell’appuntamento per la rimozione dei punti o eventuali medicazioni. Vi prescriveranno la cura antibiotica di “Augmentin” (due al giorno per conque giorni) o altro. E gli antidolorifici da prendere in caso di fastidio insopportabili (fortunatamente il dolore è sempre rimasto sopportabili e non li ho mai dovuti prendere)
Avrete bisogno del vostro accompagnatore/ice per sbrigare le questioni burocratiche di dimissione. Voi dovrete solo aspettare l’ok definitivo e l’infrmiere/a che vi toglierà, in maniera fastidiosa ma pressoché indolore, il compagno d’avventura che vi accompagna dalla sala operatoria: “l’ago cannula”.
Se ce la fate, uscite con le vostre gambe, se il tragitto è troppo lungo, chiedete una poltrona mobile, di quelle con rotelle.



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 7   Spedito - 22/12/2010 :  23:01:08  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Lucio a Private Message  Aggiungi Lucio alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Storia di un'ernia inguinale dx (diagnosi & cura)
7° CAPITOLO

“decorso post operatorio – rimozione punti”


A distanza di 8 giorni, verranno rimossi i punti.
Andate all’ambulatorio comunicatovi nei fogli di dimissione, sdraiatevi sul lettino, alzate la maglia e abbassate un poco i pantaloni. Vi medicheranno col betadine sulla cicatrice, dopodiché prenderanno con le pinzette l’estremità della sutura lasciata appositamente più lunga, nella parte superiore della ferita. Taglieranno il filo (suppongo un nodino) all’altra estremità. Tireranno con le pinze il filo. Se la cicatrice è ben asciutta non verrà via tutto. Un pezzo potrà restare nella cicatrice, che cadrà quando non ci saranno più crosticine. Il giorno dopo si può fare la doccia intera. Per il bagno meglio aspettare la cicatrizzazione completa per non ammorbidirne il processo.



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 8   Spedito - 22/12/2010 :  23:03:24  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Lucio a Private Message  Aggiungi Lucio alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Storia di un'ernia inguinale dx (diagnosi & cura)
8° CAPITOLO

“decorso post operatorio – dolori, fastidi e medicazioni”


I dolori e i fastidi provati, sono comuni per tutti. Dalla ferita che tira, alla prima impresa defecatoria, dal dolore sul fianco destro tra fegato e colon, al gonfiore di ferita, scroto, glande, colorazioni bluastre, cicatrice con siero, ecc.
Io personalmente ho avuto dolore ad abituarmi a stare seduto e camminare perché la ferita tirava.
Mi sono aiutato con una vecchia pancera, che mi ha contenuto l’addome, quando specialmente dopo i pasti o dopo aver bevuto era più pieno e quindi più dilatato e pesante. Altrimenti quando facevo i miei 100 passi ogni volta che dovevo alzarmi dal letto (per andare in bagno o per i pasti a tavola) mi permetteva di affaticarmi meno.

Le medicazioni sono semplicissime. Si rimuove delicatamente il cerotto, si imbeve una garza sterile di “betadine” o acqua ossigenata e si tampona la ferita. Si prende una nuova garza sterile. Si tampona la ferita per asciugarla e si applica un nuovo cerotto.
L’unica difficoltà, è stata quella di rimuovere la fascia contenitiva adesiva, applicata sull’addome il giorno dell’operazione, in occasione della prima medicazione, quando, ovviamente freschissima, la ferita tira molto (passerete anche questa!).




Alcuni consigli dai siti:


qui si parla di anestesia:
http://anestit.unipa.it/pazienti/operandi.htm

qui ci sono alcune dritte:
http://www.corist.it/corist/?q=syst...paziente.pdf



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 » Soggetto: Re: Storia di un'ernia inguinale dx (diagnosi & cura)
non vedo cos'altro aggiungere.....e per fare restare me senza parole.....

quasi sfinito dalla lettura del tuo completissimo e curatissimo post, ho appena la forza di darti un caloroso benvenuto

prima che lo faccia antoniuzzobello, ti nomino ufficialmente bibliotecario enciclopedico del forum


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 » Soggetto: Re: Storia di un'ernia inguinale dx (diagnosi & cura)
Ciao Lucio e benvenuto...
Io sono in attesa della chiamata che spero avvenga in Gennaio.
Leggendo il tuo racconto mi è sembrato di vivere quello che sarà il mio giorno dell'operazione, anche se come differenze io mi aspetto un'anestesia locale e un day hospital.
Mi ha colpito davvero, la precisione del tuo racconto, le dettagliate informazioni che hai dato mi fanno pensare che tu sia del mestiere.
Le due cose che vorrei chiederti sono:
Quali tempistiche ci sono in gioco? Mi sembra che tutto l' iter sia avvenuto in tempi brevissimi. Mentre io se pur soddisfatto di come sta procedendo il tutto ho iniziato a fine ottobre e dovrei essere operato in Gennaio / Febbraio.
Seconda domanda:
Come mai anestesia totale?

Tienici informati sul processo di recupero che è la fase che più temo....

Un saluto



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 11   Spedito - 23/12/2010 :  09:18:27  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send francer a Private Message  Aggiungi francer alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Storia di un'ernia inguinale dx (diagnosi & cura)


il prossimo che ricorda i miei post come interminabili lo uccido



perfetto, lucio carisimmo e benvenutisimmo
e che si può altro dire ??
si, qualcosa si può dire
quando sei stato operato ?
dove ? da chi ?
come è stato il tuo post ?
dopo quanto hai ripreso il lavoro ?
dopo quanto hai ripreso a fare s.....? (sport/sesso)
come stai adesso ?

ci aspettiamo una risposta degna delle precedenti


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 12   Spedito - 23/12/2010 :  14:33:59  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Lucio a Private Message  Aggiungi Lucio alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Storia di un'ernia inguinale dx (diagnosi & cura)
quote:
non vedo cos'altro aggiungere.....e per fare restare me senza parole.....

quasi sfinito dalla lettura del tuo completissimo e curatissimo post, ho appena la forza di darti un caloroso benvenuto

prima che lo faccia antoniuzzobello, ti nomino ufficialmente bibliotecario enciclopedico del forum

Originariamente inviato da ebian3 - Oggi :  00:31:31




Ti ringrazio molto ebian3.
Spero di non aver annoiato nessuno e al contrario di aver postato qualcosa di utile, alla pari di quanto lo sono stati i vostri post per me!
…in quanto a bibliotecario enciclopedico….ne sono onorato! Farò del mio meglio per implementare alcune parti parzialmente lacunose!

(P.S. ad esempio, rileggendo il thread di Franky692 mi sono accorto che tra gli esami, dovevo aggiungere l'esame ecografico!!)



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Lucio

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 13   Spedito - 23/12/2010 :  14:35:35  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Lucio a Private Message  Aggiungi Lucio alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Storia di un'ernia inguinale dx (diagnosi & cura)
quote:
Ciao Lucio e benvenuto...
Io sono in attesa della chiamata che spero avvenga in Gennaio.
Leggendo il tuo racconto mi è sembrato di vivere quello che sarà il mio giorno dell'operazione, anche se come differenze io mi aspetto un'anestesia locale e un day hospital.
Mi ha colpito davvero, la precisione del tuo racconto, le dettagliate informazioni che hai dato mi fanno pensare che tu sia del mestiere.
Le due cose che vorrei chiederti sono:
Quali tempistiche ci sono in gioco? Mi sembra che tutto l' iter sia avvenuto in tempi brevissimi. Mentre io se pur soddisfatto di come sta procedendo il tutto ho iniziato a fine ottobre e dovrei essere operato in Gennaio / Febbraio.
Seconda domanda:
Come mai anestesia totale?

Tienici informati sul processo di recupero che è la fase che più temo....

Un saluto

Originariamente inviato da Franky692 - Oggi :  09:16:36




Grazie anche a Franky692, ben trovato.
Mi fa molto piacere che tu abbia potuto avere l’idea di un quadro più tangibile della situazione.
Ti dirò che ho provato a analizzare attimo per attimo questa esperienza, per poterla tramandare sul forum in segno di gratitudine per quanto mi abbia confortato prima dell’intervento (cosa che non mi è riuscita perfettamente a causa della tensione. In sala operatoria ad esempio, volevo fotografarla mentalmente per descriverla, ma un po’ la posizione da sdraiato, un po’ la voglia di addormentarsi prima possibile, ho chiuso presto gli occhi per concentrarmi)


Quali tempistiche ci sono in gioco? Mi sembra che tutto l' iter sia avvenuto in tempi brevissimi. Mentre io se pur soddisfatto di come sta procedendo il tutto ho iniziato a fine ottobre e dovrei essere operato in Gennaio / Febbraio.
- Le tempistiche dipendono dalla diversità dei budget delle “Area Sanitaria Locale” e dalla gravità del caso.
Se ritieni che i tempi siano lunghi, comunque prova a rivolgerti ad un altro chirurgo. Ci sono probabilità diverse.
Considera che tra gli esami e l’operazione un po’ di tempo passa, perché ci sono tempi tecnici per il lavoro di laboratorio e poi, tutti gli esiti devono passare il vaglio di anestesista e chirurgo.
Via MP ti posso dare qualche info in più, ma se non siamo della stessa area, non posso esserti di grande aiuto.
Non ho capito se hai già effettuato gli esami. L’importante è che tu abbia compilato i fogli per la richiesta del tuo chirurgo. Per il resto, ormai ci sei. Passa delle buone feste. E’ tutto a posto!

Come mai anestesia totale?
- Da un’altra parte ho letto un episodio analogo e la stessa domanda che mi hai fatto, è stata posta ad un dottore su di un blog, il quale ha risposto che questo lo aveva reso perplesso.
Io, mi sono completamente abbandonato alle scelte di Colui che mi ha operato. La scelta è stata fatta in sala da Lui e comunicatami dall’anestesista. Pensavo anch’io alla locale, ma non avevamo affrontato l’argomento. A me sinceramente in quel momento è parsa la soluzione migliore……èeh, sanno il loro mestiere!
Mi avrà ritenuto in grado di ben sopportare la totale. Mi sono addormentato dolcemente e mi hanno risvegliato che sognavo beatamente. Se fai tutte le fleboclisi e bevi quanto devi (almeno 1,5 lt al giorno) dopo 3 giorni dall’intervento, l’urina tornerà ad essere da “Weissbier” (l’anestesia rende l’urina densa, schiumosa e “odorosa”) a “pipì d’argento”!
Considera che ti rilasserà molto e la qualità del sonno sarà altissima. Fino al ritorno a casa, per un giorno non sono riuscito a dormire profondamente. Solo sonnellini (tieni conto del dolore, la posizione obbligata e dover tenere la mano in posizione idonea per il fluire dei liquidi perché a differenza del braccio, fluisce più lentamente). A differenza il mio compagno di stanza era narcolettico. Si addormentava a tutte le ore!

Tienici informati sul processo di recupero che è la fase che più temo....
- E’ la fase migliore. Parte dalla fine dell’intervento (momento con maggiori fastidi), finirà con la guarigione (suppongo) che segue un percorso di miglioramenti costanti, veloci ed entusiasmanti. Pensa positivo ogni giorno, andrà meglio del precedente.
Il mio consiglio è di non strafare, non esagerare nel voler alzarsi o camminare se ci sentiamo invece di stare a letto. E’ il tuo corpo che ti manda i segnali di ripresa, basta saperli interpretare. Portagli rispetto e lui rispetterà te!

Sono anch'io a disposizione. Ciao!



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Lucio

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 14   Spedito - 23/12/2010 :  14:37:44  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Lucio a Private Message  Aggiungi Lucio alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Storia di un'ernia inguinale dx (diagnosi & cura)
quote:


il prossimo che ricorda i miei post come interminabili lo uccido



perfetto, lucio carisimmo e benvenutisimmo
e che si può altro dire ??
si, qualcosa si può dire
quando sei stato operato ?
dove ? da chi ?
come è stato il tuo post ?
dopo quanto hai ripreso il lavoro ?
dopo quanto hai ripreso a fare s.....? (sport/sesso)
come stai adesso ?

ci aspettiamo una risposta degna delle precedenti

Originariamente inviato da francer - Oggi :  09:18:27




Ringrazio a sua volta Francer pre il “carissimo” e “benvenutissimo”, col quale mi scuso di aver violato il “galateo” dei forum, non rispettando sintesi ed ermeticità dei contenuti. Lo farò sicuramenti nei prossimi interventi.
Per questo però, chiedendo venia, lo avrei letto volentieri in attesa dell’intervento perché la mia apprensione nasce dall’ignoto e non sapere a cosa vado incontro, mi mette in agitazione. La conoscenza invece mi rasserena.

Vi faccio un esempio; Parlando con l’anestesista di allergia al latex, accennò al nastro adesivo che tiene fermo “l’ago cannula” sulla mano.
Non amante di siringhe e aghi, il pensiero di avere quell’ago nella mano mi ha accompagnato fino alla sala operatoria dove inserendolo, ho sentito meno dolore di quanto mi aspettassi (N.B. nel caso di sudorazione può allentarsi il nastro adesivo che la tiene. Vi applicheranno una garza con estremità adesive maggiormente contenitiva. Non fatevela stringere troppo altrimenti, causa anche la staticità di posizione, potrebbero gonfiar visi un po’ le dita. Niente di grave, chiamati gli infermieri e fatevela allentare o cambiare con altra fascia più morbida.)
Il pensiero della rimozione e la paura di provocare danni, alla vena, non mi ha permesso di capire che nella mano resta una specie di tubino a forma di ago, pressoché indolore alla rimozione (e anche all’inserimento) e non l’ago vero e proprio all’interno della vena.
Qui c’è scritto tutto:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ago_cannula

Per quanto riguarda le domande,

quando sei stato operato ?
- primi di dicembre

dove ? da chi ?
- Non è importante ai fini dell’operazione. Credo fortemente che ogni struttura ospedaliera in Italia (ed Europa occidentale in generale) e ogni professionista sia in grado di affrontare questo tipo di intervento. Mi sarei sentito sicuro nelle mani di qualsiasi chirurgo mi avesse operato.
Inoltre, ritengo che per rispetto della privacy nostra, dei Medici, degli Infermieri e delle strutture ospitanti sia doveroso non fare nomi pubblicamente, perché oltre alle indifferenti o benaccolte lodi, potrebbero venire fuori involontariamente commenti critici, perseguibili per legge dai più suscettibili.
I forum sono belli perché aiutano, ma a volte si rischia di essere accusati di cose che non avevamo l’idea di aver fatto. “Scripta manent” una volta scritto qualcosa, è impugnabile per chi, in caso si sentisse offeso, volesse adire vie legali.
Ma se per te è importante sapere la clinica e chi ha eseguito l’intervento, sentiamoci per MP sarò ben lieto di dirtelo.

come è stato il tuo post ?
- Fantastico (perché è passato!). Dal risveglio, che è il momento peggiore per chi ha fatto l’anestesia generale, è un susseguirsi di miglioramenti, ora dopo ora. Riuscire con maggiori o minori difficoltà nei vari step, aumenta il morale:
- muovere una gamba senza dolore,
- fare pipì,
- bere,
- stare seduto nel letto,
- finire le “bocce” per la fleboclisi,
- trovare posizione comode muovendo più parti del corpo,
- alzarsi in piedi,
- isolare il dolore a limitate parti del corpo,
- ingerire qualcosa di commestibile,
- togliere l’ago cannula,
- uscire dall’ospedale,
- arrivare a casa,
- andare di corpo,
- fare mini passeggiate,
- mangiare a tavola con i cari un pasto normale,
- rimuovere il bendaggio
- fare le medicazioni e vedere la cicatrice
- Camminare
- toglier i punti

dopo quanto hai ripreso il lavoro ?
- Non c’è fretta. Il recupero per i lavori pesanti deve essere ponderato. In ogni caso mi hanno imposto 6 settimane senza alzare pesi.

dopo quanto hai ripreso a fare s.....? (sport/sesso)
- Non sono un grande sportivo. Passeggiate a parte, penso che attenderò le giornate calde di primavera per fare qualcosa di più. Per il resto……

come stai adesso ?
- Un po’ di doloretto c’è ma è più un fastidio che se non fosse per lui, non ti ricorderesti di esserti operato. In più, c’è quella piccola tumefazione posta orizzontalmente, confinante con il punto più alto della cicatrice, tra la fine della pancia e il pube, che a quanto rispostomi su F.A.Q. è un nostro marchio di fabbrica



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Franky692

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 15   Spedito - 23/12/2010 :  18:22:35  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Franky692 a Private Message  Aggiungi Franky692 alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Storia di un'ernia inguinale dx (diagnosi & cura)
Ho già fatto tutta la trafila: esami e incontro con anestesista. Aspetto solo di essere chiamato per l'operazione. La mia scelta era tra Saronno e Garbagnate, alla fine farò l'intervento a Garbagnate Mi. solo perchè il tutto è stato molto più veloce. A Saronno avrei fatto la prima visita dal chirurgo a metà gennaio. non mi faccio problemi a fare nomi e luoghi perchè spero siano informazioni utili ad altri.

Tu hai fatto il tutto tramite il pubblico immagino....
Io sto facendo così.

Ma trovi tutti i dettagli nel thread che ho aperto in questa sezione tempo fa....

Sai cosa mi ha preoccupato leggendo il tuo racconto? Che io so la metà delle cose che tu hai scritto riguardo questo tipo di operazione. È stato davvero interessante leggere la storia della tua ernia.



Modificato da - Franky692 on 23/12/2010 18:24:51

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