se inizia a dar fastidio il mio consiglio è non ci pensare 2 volte. Fai la visita e procedi, sempre se è da fare, con l'intervento. per la mia esperienza l'intervento è veramente una passeggiata e lo dico per davvero. Un pò di dolore post-operatorio ma assolutamente affrontabile.
beh doc. (mica dispiace se già la chiamo così?) sono stato molto sintetico, diciamo ermetico, ma è il mio principale pensiero ed ho deciso di presentarmi con quello. Il mio corpo non la tollera per niente credo sia esterna obliqua ed è già scrotale. Volontariamente ho sospeso molte attività della normale vita di un 23enne ed ho iniziato a pensare all'operazione (cosa che in se non mi pone un problema anzi sembra assurdo è la cosa che mi preoccupa meno) ed ho cercato un po' su internet testimonianze incappando per caso in questo sito. La cosa che più mi confonde è il post operatorio (e con questo non intendo i momenti immediatamente successivi all'intervento).
Perchè mai dovrei operarmi se poi avrò lo stesso fastidi?
Una domanda tecnica al doc. Ma l'ernia si fa strada nell'anello inguinale interno, poi nel cremastere ed arriva poi ad occupare lo scroto? Questo è quello che mi sembra di aver capito attraverso una sorta di autodiagnosi.
Ciao , mi permetto di entrare in argomento...fui operato qualche mesetto fa , propio ad ernia dx diretta , ti assicuro che l'intervento è semplicissimo e soffri soltanto un pò per quanto riguarda la spinale , se fai quella come anestesia. Per i dolori personalemtne ti dico che ne ho avvertiti per i primi due mesi , e ancora oggi a quasi tre mesi avverto leggerissimi fstidi , ma poco poco , ti consiglio di procedere all'operazione , ti togli un bel peso , ciao ciao , buona sera a tutti
..........................e soffri soltanto un pò per quanto riguarda la spinale , se fai quella come anestesia.
nel mio caso specifico ti posso dire che non ho sentito proprio nulla!prima della spinale mi hanno qualcosa per via venosa che mi ha stordito un pò, subito dopo mi hanno fatto la spinale non sentendo alcun dolore...
La mia opinione personale è di non aspettare anni come ho fatto io , scegli un buon medico e vedrai che l'operazione è veramente cosa da poco. La mia ernia era ormai entrata nello scroto e il fastidio aumentava giorno dopo giorno . Il mio recupero , a un mese dall'intervento , è ottimo , ho solo qualche fitta qui e la , immagino quale potrà essere il tuo alla tua età. La mia anestesia è stata locale , senza sedazione , solamente con un paio di mini flebo , penso antidolore . Ciao Livio
ringrazio tutti per le parole di sostegno. Almeno per adesso non ho alcun tipo di blocco mentale riguardo operazione o anestesia. A causa di altre situazioni ho piena consapevolezza di cosa mi succede e non sono per nulla preoccupato. Ho però alcune cose da chiedervi nel post operatorio è logico che si perda parte della sensibilità nella zona dell'incisione ma quanti di voi hanno recuperato? è davvero fastidiosa come cosa? è reale un recupero o è solo un'ipotesi teorica da manuale I dolori di cui spesso si parla riguardo il cambiamento di clima e pressione sono paragonabili a quelli del prima dell'intervento? Passati un paio di mesi realmente l'ernia con i suoi fastidi è un ricordo e ritorno ad essere una persona che fa tutto o dovrò comunque farci i conti a vita?
Alcune curiosità per il doc. Quindi se l'ernia è obliqua ext. normalmente si recide il cremastere o viene semplicemente fatta una incisione (trasversale o longitudinale)? Una volta liberato il sacco erniario questo viene riposizionato nello spazio pre-peritoneale senza alcuna incisione oppure viene inciso o cose simili. Dal punto di vista prettamente pratico dell'operazione il fatto che sia scrotale e riducibile complica o fa variare qualcosa?
1) si può recidere il cremastere o solo inciderlo, dipende dalla tecnica usata 2) Il sacco in genere viene riposizionato, ma a volte si apre per poterne ridurre il contenuto 3) E' solo più lungo l'intervento e può più facilmente esitare in sieroma
Ho capito che cosa ci stai chiedendo: dopo l'intervento sono una specie di "convalescente perenne"?
No. Dopo l'intervento devi semplicemente riabituare il tuo fisico a fare ciò che facevi prima. La cosa può comportare periodi più o meno lunghi a seconda del come è andato l'intervento e a seconda della preparazione fisica del paziente.
I dolori e i fastidi di cui parliamo possono essere più o meno acuti, ma sempre tollerabili rispetto alla situazione pre-intervento, e in ogni caso sono destinati a decrerscere col tempo, salvo casi molto sporadici che richiedono un nuovo intervento.
In poche parole, credo che la massima percentuale degli utenti del nostro sito possano confermare che quello che accade "dopo" è sempre preferibile alla situazione "prima", dell'intervento.
essendo nuovo non so se posso "tartassare" il doc di domande e quindi mi scuso in anticipo. 1- quale tecnica non prevede la recisione del cremastere e comunque restano tutte sovrapponibili come risultato finale e comparsa di recidive? 2- quale complicanza spinge all'apertura del sacco? 3- è lo scollamento dei tessuti a poter provocare il sieroma? eventualmente si procede con aspirazione manuale?
GRAZIE antonioDL hai colto quasi nel segno dato che leggendo anche i vostri post mi sembrava che le cose in determinati periodi dell'anno non fossero migliori del pre.intervento. Anche tu hai fastidi durante i cambi di clima e pressione? Potresti descriverli? Ho letto in un tuo post che sei il "nuotatore" del forum. Che problemi hai avuto riprendendo il nuoto?
Intanto però voglio anche dirvi che venerdì, salvo imprevisti, passo a vie di fatto e faccio la visita dal chir. Per il resto, poi deciderò.
* Punta d’ernia: corrispondente all’impegno iniziale dell’ernia nell’orifizio interno, non é visibile nè apprezzabile. * Ernia interstiziale: quando il sacco e quindi l’ernia hanno invaso il canale inguinale. Non è visibile ma apprezzabile. * Ernia inguino-scrotale: quando l’ernia occupando l’intero scroto o parte di esso diventa visibile.
è vero quindi che non è apprezzabile e quindi diagnosticabile?