Non so se l'argomento sia già stato trattato nel forum. Poco prima dell'operazione ci è stato fatto firmare (alla traditora) un foglio nel quale è scritto praticamente di tutto. Vorrei sapere in quali casi il dottoruncolo primario saccente e menefreghista può essere punibile di negligenza visto che il dolore per lui non è un problema ma conta solo la non recidiva. Immagino sia praticamente impossibile mettersi contro la lobby dei chirurghi, dottori e sanità in generale. Vengo praticamente deriso da colui che mi ha operato, probabilmente sa benissimo di poterselo permettere. Non sto ancora a descrivere come sto, non c'è prezzo che possa definire il mio stato. Tempo fa il dentista che mi curò per anni avvelenandomi con l'amalgama mi distrusse la masticazione e mi tolse denti facilmente curabili, rimosse l'amalgama senza irrigazione facendomelo ingoiare polverizzandolo. Mi ammalai di mcs (sensiilità chimica multipla) e da allora non sopporto nemmeno le otturazioni in composito. Il medico legale mi avrebbe preso 150 euro ogni volta e mi disse chiaro e tondo che con la lobby dei dentisti non l'avrei spuntata o sarebbe stata durissima spendere soldi per anni senza avere risposte. Ciò che odio è il sadismo è il modo di questi personaggi. Il dentista mi disse "hai sbagliato tu a venire da me, vai da un avvocato", il chirurgo simpatia mi disse che ci saremmo rivisti per la recidiva fatta in un'altra struttura (la prima ernia). Non avrei nemmeno le forze per mandare avanti la cosa ma vorrei almeno sapere se sia fattibile.
In sostanza sembra non basti la firma del foglio, se il medico non ti ha effettivamente ed adeguatamente informato prima. Ogni caso cmq ha le proprie circostanze.
Il concetto che avevo già espresso: come fai a sapere se sei stato effettivamente informato di tutto quando firmi ? Il medico può nasconderti una marea di cose e così fanno.
Cercando in rete ne trovi comunque tante altre di sentenze..
quanta omertà tra i chirurghi e operatori vari, me ne sto accorgendo ogni giorno di più man mano che vengono fuori diagnosi certe. RQuando reintervenne per granuloma inesistente a detta sua quella massa era "pelle in eccesso" quando invece era una fibrocalcificazione della rete. NON PUO' non averla vista o sentita poichè era ed è palese. Come era visibilmente palese durante le visite dai suoi scagnozzi che alla fine altro non hanno fatto che prescrivermi oppiacei. Non può/possono non aver visto perchè è arrivato fino alla rete e mi chiedevo appunto perchè. Era stato informato dal mio ecografista che non c'era granuloma ma un ispesimento edematoso m lui aprì comunque e probabilmente vedendo la situazione tornò a trattarmi di melma per fare in modo di prendere tempo. Da lì a poco è andato in pensione e io onn lo sapevo. Mi disse che non avrebbe più messo mano perchè non se la sentiv di riaprire e che prim o poi a forza di menarla avrei trovato qualcuno che lo facesse terrorizzandomi sulle conseguenze come se la colpa fosse mia. La reazione mi sembrò strana, fosse stato tutto a posto non avrebbe avuto senso. Col tempo ho capito ancor di più il perhcè della sua reazione. Certi maiali non possono passarla liscia, non devono! Non c'è prezzo per ciò che hanno fatto.
Sono d'accordo con Squartato quando dice che per un vero consenso informato non basta far apporre velocemente una firmetta sotto un foglio. Troppo comodo ed anche poco rispettoso della reale finalità delle norme che regolano il "consenso informato".
L'argomento è molto spinoso. Le risposte alle tue domande puoi trovarle consultando un buon avvocato civilista esperto nella c.d. colpa professionale.
ci vuole intanto un ottimo medico legale che sappia bene di cosa stia parlando e da subito spendere qualche centinaio di euro. Il medico legale è fondamentale, deve saperne di anatomia e risvolti vari dato che il chirurghi ovviamente sono scaltri dopo anni di tagliaecuci. Le associazioni "gratuite" non mi danno molta fiducia ma allo stesso tempo non posso rischiare oltre al danno la beffa. In questo stato è già dura e sapere che quel macellaio la passi liscia per ciò che ha fatto e per come mi ha trattato mi fa ancor più male.
Cosa ne pensate delle associazioni gratuite? sono veramente gratuite? DOMANDA PER IL DOC (che non risponderà mai) : il dolore da fibrocalcificazioni nella rete è considerato errore medico (legalmente parlando)?
Oramai tutti pensano che se qualcosa va storto è sicuramente colpa del medico. Le calcificazioni sono normali, il dolore cronico è previsto, quello che può fare la differenza è l'atteggiamento del medico. In casi di complicazione bisogna farsi carico del problema e portarlo a risoluzione o almeno rivolgersi a chi potrebbe risolverlo. Tuttavia alcune situazioni non sono risolvibili, ma non sempre derivano da errore medico. Non posso entrare nei singoli casi che ognuno è una storia a se. Però il problema è che ci si aspetta sempre troppo dalla chirurgia e dalla medicina in genere, che è avanzata ma non scevra da eventi avversi. Non nego che in alcuni casi ci sia malpratica, ma bisogna sempre andare a fondo nell'esaminare la situazione. La plastica erniaria non è come viene descritta una banalità, è un intervento che può avere le sue complicazioni e i suoi insuccessi, che deve essere fatto quando veramente c'è la necessità. Il consenso ampio serve appunto a dire che ci possono essere queste complicazioni e che se l'intervento è necessario si affrontano eventualmente , ma se non è necessario si può anche decidere di soprassedere. La giustizia interviene in pochi casi, in genere si risolvono in accomodazione, tuttavia l'errore medico deve essere dimostrato, non si parte dal presupposto che se qualcosa non va è colpa del medico. Inoltre stanno cominciando le rivalse dei medici accusati ingiustamente e sono rivalse pesanti, che non pagano certo gli avvocati che incitano al ricorso, ma il paziente stesso. In ogni caso io ritengo che chi pensa di essere stato danneggiato possa sicuramente rvolgersi a chi meglio crede, che se c'è onestà la verità viene fuori.
gli esiti fibrocalcifici della rete sono normali? Sono due, una più prossimale di 22 mm di lunghezza e ingloba la rete (verosimile cicatrice fibrocalcifica), l'altra più distale che ingloba la rete ma si sviluppa nella parte più profonda, di 30 mm. Il gonfiore era esagerato da mesi ma non venne considerato dal chirurgo molto molto sgarbato. Venivo trattato malissimo e inoltre il granuloma diagnosticato successivamente non c'era (quando ha aperto non può non aver visto la fibrocalcificazione ma "non voleva fare sangue" perchè secondo lui era tutto ok e se fosse andato sotto larete llora sì che ci sarebbero stati - testuali parole - danni al cremastere etc etc). Pochi giorni dopo gli ho telefonato e il suo "consiglio" è stato di rivolgermi ad un altro chirurgo. Rioperare mi hanno detto tutti (ecografista e altri chirurghi) essere un massacro.
DOC - La parte destra è ancora gonfia non so se per distensione delle anse (che comunque prima dell'intervento non avevo), appena alzato si notano solo le tumefazioni delle calcificazioni a dx della cicatrice poi il gonfiore aumenta. A sx è tutto l'opposto, molto piatto e asciutto, quasi troppo. Dolore più forte e diverso a dx, non esente comunque a sx ma con un senso di "robustezza" in più, aldilà del dolore. Nella revisione per il granuloma che non c'era è stata aperta la parte superiore della cicatrice (tre cm circa).
molto più accentuata... è normale dici? dall'altra parte non c'è ispessimento nè fibrocalcificazioni nè gonfiore tra cicatrice e coscia. da un parte sembra ben "stretta", l'altra no e alla sera è ancor più "gonfia".