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 Chirurgia dell'ernia inguinale
 Tempi di recupero e prevenzione di recidiva
(anche qui: 1 ospite.)
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Pluto2

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 Spedito - 26/12/2005 :  00:56:32  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo Send Pluto2 a Private Message  Aggiungi Pluto2 alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
Vorrei sapere quanto tempo deve trascorrere per un recupero completo dopo un intervento di ernia inguinale.
Ho sentito dire che in ogni caso è sconsigliabile (anche se possibile) qualunque tipo di attività fisica, soprattutto pesante e addominali anche a distanza di anni dal intervento, è vero? Ho anche sentito che il tessuto non torna elastico e resistente come era in origine.

Inoltre non c'è nulla che si può fare per prevenire l'ernia o evitare che ritorni?

Quanto influisce il fatto di mangare molto e alzarsi sovente da tavolo con la pancia molto piena?



 Paese: Italy  ~  Invii: 43  ~  Utente dal: 01/12/2005  ~  UltimaVisita: 22/07/2007 -> Moderatore 
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merlino

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 1   Spedito - 27/12/2005 :  19:38:33  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo  Visita l'homepage di amministratore Send amministratore a Private Message  Aggiungi amministratore alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Tempi di recupero e prevenzione di recidiva
Il recupero dipende da individuo ad individuo, ma in genere e' abbastanza rapido.
Per quanto riguarda l'attivita' fisica legga gli altri post sull'argomento, che dirimeranno i suoi dubi.

Non c'e' niente per prevenire l'ernia..

Ilmangiare molto influisce perche' fa aumentare di peso e di grasso.. e aumenta la pressione endoaddominale.


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 2   Spedito - 27/12/2005 :  20:20:08  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send lagreca a Private Message  Aggiungi lagreca alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Tempi di recupero e prevenzione di recidiva
Caro Pluto2 il forum è pieno di post relativi ai tempi di recupero e i tipi di attività che si possono svolgere (tutti). Una cosa comunque è certa fare attività fisica aiuta. Mantieni la parete addominale tonica. Personalmente il peggior limite che uno possa porsi è quello mentale. Ho ripreso ad allenarmi dopo un mese dall'intervento senza nessun tipo di problema.
Quindi dopo un paio di mesi di buone camminate e addominali magari ripetuti 2 volte a settimana comincia a fare attività moderata (es.nuoto , cyclette e cosi via) .Io pratico pesistica a livello agonistico e penso che tra tutti sia il tipo di attività meno consigliata ho anche diversi amici operati di ernia (oltretutto bilaterale) che sono diventati più forti di prima.

Ciao



 Paese: Italy  ~  Invii: 43  ~  Utente dal: 25/12/2004  ~  UltimaVisita: 07/01/2007 -> Moderatore  strLangGo_Top_Page00010
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 3   Spedito - 02/01/2006 :  20:47:12  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Pluto2 a Private Message  Aggiungi Pluto2 alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Tempi di recupero e prevenzione di recidiva
quote:
Non c'e' niente per prevenire l'ernia..



Ma non si conoscie il motivo per cui viene?

Io, non sapendo praticamente nulla di anatomia, non ho ancora capito se è il muscolo a rompersi o se è qualche strato sopra o sotto il muscolo e poi perchè in questo caso non si rigenera da solo come per una ferita normale?

Dal momento che viene per l'indebolimento di qualcosa non capisco come mai tiene fino ad un certo punto è poi si indeboliscie da solo, senza motivo. Cosa è che fa indebolire la zona?

Grazie per le risposte e scusi se le domende sono tante.



 Paese: Italy  ~  Invii: 43  ~  Utente dal: 01/12/2005  ~  UltimaVisita: 22/07/2007 -> Moderatore  strLangGo_Top_Page00010
Axe

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 4   Spedito - 03/01/2006 :  10:37:32  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Axe a Private Message  Aggiungi Axe alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Tempi di recupero e prevenzione di recidiva
Allora non sarò di certo chiaro e preciso come il dottore però posso dirti che l'ernia si può intendere come una fuoriuscita di intestino tenue, omento e vescica attraverso il canale inguinale. Nella maggioranza dei casi colpisce i maschi (specialmente bambini e anziani), in cui il canale inguinale mette in comunicazione l’addome con il sacco scrotale, permettendo il passaggio del funicolo spermatico, mentre nella donna è in genere chiuso dal legamento rotondo dell’utero. Si distinguono ernie inguinali oblique esterne (congenite o acquisite); ernie inguinali dirette ed ernie inguinali oblique interne (in entrambi i casi sempre acquisite), a seconda del punto d’origine (o porta erniaria), cioè la fossetta inguinale esterna, media o interna. L’ernia inguinale si manifesta con una tumefazione, di rado dolente, della regione inguino-scrotale. L'ernia quindi non è altro che un buco che permette la fouriuscita di materiale addominale attraverso un orifizio già preformato che non dovrebbe essere aperto ma che se sottoposto a eccessive sollecitazioni si apre poichè vi sono strutture lasse che,soprattutto andando avanti con l'età si possono indebolire e quindi rompere lasciando posto all'ernia...spero di essere stato chiaro almeno un po'....in attesa della risp del Dott. che è assolutamente più chiaro di me..


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 5   Spedito - 06/01/2006 :  09:50:47  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo  Visita l'homepage di amministratore Send amministratore a Private Message  Aggiungi amministratore alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Tempi di recupero e prevenzione di recidiva
Axe ha ragione ed è stato chiaro.
L'ernia esce da un orificio che è già pèresente, piccolo, per consentire l'uscita degli elementi del funicolo che vanno al testicolo.
Con gli sforzi e il decadimento, le strutture si allentano e il passaggio si dilata progresivamente e consente quindi la fuoriuscita di visceri addominali.

E non c'è niente per prevenire, se non un irrobustimento della parrete muscolare che tanga maggiormente chiuso l'orificio.


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 6   Spedito - 10/01/2006 :  23:59:28  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Pluto2 a Private Message  Aggiungi Pluto2 alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Tempi di recupero e prevenzione di recidiva
quote:

Con gli sforzi e il decadimento, le strutture si allentano e il passaggio si dilata progresivamente e consente quindi la fuoriuscita di visceri addominali.

E non c'è niente per prevenire, se non un irrobustimento della parrete muscolare che tanga maggiormente chiuso l'orificio.


Cosa intende per decadimento?

E poi non credo di capire bene, da una parte viene detto di non fare sforzi, dal altra di irrobustire, come posso irrobustire gli addominali senza sforzarli?

Nuovamente grazie per le risposte.



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 7   Spedito - 11/01/2006 :  09:23:25  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Axe a Private Message  Aggiungi Axe alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Tempi di recupero e prevenzione di recidiva
Allora spero di essere chiaro ed esserti d'aiuto..non tutti gli sforzi possono causare la comparsa di un’ernia, ma solo gli sforzi che comportano un aumento della pressione interna addominale. Di solito sono sforzi molto intensi e brevi, che si eseguono, in genere, in apnea, bruschi e improvvisi, con contrazione delle muscolatura addominale. Quelli a rischio maggiore sono sforzi come il sollevamento di carichi molto pesanti, oppure sforzi banali come lo starnutire, il tossire .quindi sono sforzi precisi....per irrobustire la parete ci sono esercizi molto semplici proprio per gli addominali permettendo il loro sviluppo senza sforzare la zona inguinale.


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 8   Spedito - 13/01/2006 :  01:41:03  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Pluto2 a Private Message  Aggiungi Pluto2 alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Tempi di recupero e prevenzione di recidiva
Capisco, però mi resta comunque il dubbio che dopo un' operazione la zona resta comunque debole, chi mi dice che al primo sforzo o esercizio che mette un pò in trazione la zona non sento un bel crack e torna fuori? Sicuramente non tornerà resistente come era in origine, visto anche che nel mio caso mi è stato detto che non verrà messa nessuna retina, inoltre non ho mai capito quale sia stato lo sforzo o il comportamento che l' ha provocata, mi sembra logico farmi un pò di problemi pensando di fare ulteriori sforzi su quella zona......


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 9   Spedito - 13/01/2006 :  20:24:26  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo  Visita l'homepage di amministratore Send amministratore a Private Message  Aggiungi amministratore alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Tempi di recupero e prevenzione di recidiva
L'intervento si fa per consentire di tornare come prima, se no non serve.
L'esercizio costante rinforza la muscolatura e previene la recidiva, ovviamente evitando gli sforzi improvvisi e appunto tosse, starnuti che aumentino la pressione addominale di colpo.
Anche senza retina si torna in genere come prima, se l'intervento è condotto a regola d'arte, se no i nostri calciatori butterebbero al vento una carriera miliardaria?
E' ovvio che la possibiilità di recidiva esiste sempre, ma non bisogna farsi condizionare da questo pensiero, che allora tanto vale non operarsi e sperare.


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 10   Spedito - 13/01/2006 :  22:18:46  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Pluto2 a Private Message  Aggiungi Pluto2 alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Tempi di recupero e prevenzione di recidiva
quote:
L'intervento si fa per consentire di tornare come prima, se no non serve


Mi fa piacere leggerlo!!!

quote:
Anche senza retina si torna in genere come prima, se l'intervento è condotto a regola d'arte, se no i nostri calciatori butterebbero al vento una carriera miliardaria?


Perchè ci sono calciatori di serie A operati d'ernia magari senza retina?
Credevo che attività di un certo tipo fossero da evitare dopo l'operazione.



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 11   Spedito - 14/01/2006 :  12:06:04  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo  Visita l'homepage di amministratore Send amministratore a Private Message  Aggiungi amministratore alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: Tempi di recupero e prevenzione di recidiva
Ci sono stati dei calciatori operati, ora non ricordo quali, ma la tipologia di intervento non è stata resa nota.

In ogni caso un calciatore con l'ernia non rende al massimo e quindi l'investimento va salvaguardato.... Quindi intervento.


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