Salve, mio malgrado son un vostro accannito lettore Due settimane fa ho temuto seriamente di (stare per) avere una recidiva. Se la mia ernia primitiva era completamente asintomatica, solo visibile, ultimamente ho sentito qualcosa spingere sottopelle,nel pube, leggermente al di sotto della cicatrice dell'operazione. Dopo qualche giorno di riposo l'allarme pare rientrato.
In breve la mia storia clinica: Ho 30 anni suonati, faccio regolarmente ginnastica, adoro camminare, faccevo lavoretti pesanti: vangare a mano l'orto, tagliar legna e trascinarla giù a braccia, ect ect. Soffro di stitichezza, se stitichezza vuol dire andare di corpo due volte alla settimana. Non so che farci, non mangio più cioccolato, bevo come un cammello, mangio sempre frutta e verdura. L'intestino pigro non vuol sentir ragioni per cambiare ritmo.
Operato a fine ottombre di ernia inguinale indiretta destra. Il chirurgo non mi ha detto il nome della tecnica, solo che è stata usata la retina in polipropilene, fissata con dei punti, e non il plug. E che l'ernia era veramente piccolina. Mai preso antidolorifici, pur sentendo male nelle due settimane seguenti. Scelta mia, non voglio dilungarmi su questo. Avevo chiesto al chirurgo cosa avrei potuto fare dopo. "Dopo 1 mese riprendere attività leggera, dopo 3 mesi riprendere attività normale senza strafare e in modo graduale".
Detto fatto. Dopo un mese ho ricominciato a far ginnastica leggera e dopo tre mesi sono tornato nel bosco a tagliar legna. Niente di che, sia chiaro, alberelli, due orette al giorno, non immaginate cose strane alla Arnold Schwarzenegger in Commando. Ebbene, dopo una settimana che era filato tutto liscio, ho sentito questo stranissimo senso di pressione sotto la cicatrice, leggermente più in basso. Prima una sorta di strappo nell'area, piccolissimo, indolore, come quando si sgranchiscono i muscoli. Senso di pressione che spariva andando a dormire e che tornava nella mattinata successiva. Stessi "orari" della mia ernia primitiva. Nessuna ernia visibile, nemmeno palpabile dando un colpo di tosse (si scuoteva la cicatrice per intero, niente.. "bubbone" per intenderci). Dopo 4 giorni di riposo forzato questa sensazione è quasi sparita. Nel senso che ritorna in maniera blanda quando cammino con un po' di "zavorra".
Vorrei chiedere a voi se vi è capitata un'esperienza simile. Ho letto su questo forum che a volte fuoriesce del liquido che da' l'impressione di avere una recidiva. Quel che ho pensato io, invece, è che si sia strappato un punto e l'ernia prema sulla retina. Ipotesi..
Grazie per l'attenzione, colgo l'occasione per chiedervi se un operato d'ernia possa ancora 1) vangare l'orto 2) saltare (per esempio scendendo da un albero, nel tratto finale dove mancano i rami...).
Difficile dire cosa sia accaduto sotto la tua "tessera", ma facile dirti che dopo degli sforzi eccessivi si possono avere fastidi, o dolori, più o meno forti, anche a distanza di parecchio tempo dall'intervento. Molti di noi l'hanno sperimentato più volte. Solitamente basta stare a riposo qualche giorno per veder migliorare la situazione, fino al ritorno alla normalità. A poco più di tre mesi dall'intervento ci sta che uno sforzo eccessivo per la tua condizione ti abbia causato questo "incidente di percorso". Sei giovane e fisicamente attivo, ma devi sempre essere prudente in ciò che fai fare al tuo fisico che è ancora reduce da un intervento chirurgico recente. Pazienza e prudenza sono il motto di questo Forum, anche se non è facile ricordarsene quando si sta bene e la nostra sensazione di sicurezza ci porta ad esagerare. A quel punto la "tessera" ci ferma ricordandoci i nostri limiti.
Detto questo, ci si opera per tornare alla vita di sempre e in effetti, se operati e guariti correttamente, ci si torna, ma per gradi. Dunque direi che puoi fare tutte le tue normali attività lavorative e ricreative di sempre, ma evita ancora per qualche mese gli sforzi maggiori. Non puoi aiutarti con una scala per salire e scendere dalle piante?...
Una rete ben impiantata non si strappa e contiene l'ernia senza problemi in modo definitivo, se hai timori al riguardo e se i sintomi dovessero persistere, sai già che l'unico modo per verificare la situazione è farsi visitare dal tuo medico o dal chirurgo che ti ha operato. Saranno loro a valutare il tuo caso e a farti fare eventuali accertamenti diagnostici.
Rimani con noi per tenerci aggiornati sulla tua situazione e...PRUDENZA!!!
A esser sincero non ho molta voglia di ripetere la visita dal chirurgo, quella mossa improvvisa alla "colpo di ken shiro" (non so se rende l'idea!!) è stata traumatica..
Avrei una seconda problematica, già che ci sono. Ho avuto la brillante idea di entrare in croce rossa e ho appena iniziato il corso di TSSA (soccorritore d'ambulanza). Secondo voi non è fattibile vero che io operato porti qualcuno in barella su per due piani di scale? Non adesso, intendo a partire dall'estate, quindi con ancora un po' di mesi. Dentro di me so che non posso farlo, che significa cercarsi la recidiva, e mi sono già rassegnato a mollare il corso prima del tirocinio estivo.
Solo mi piacerebbe sentire qualche altro no, perché al corso mi han detto che dopo 6 mesi dall'operazione sarò come nuovo...
Insomma, mi rinfranca sentir delle certezze. Sarei tentato di telefonare alla struttura ospedaliera per chiedere un parere prefessionale, visto che non so proprio chi interpellare. Forse un fisioterapista? Per esempio: il movimento del vangare l'orto quando è (contro-)indicato per un operato? (qui la terra è argillosa e molto compatta, insomma, c'è vangare e vangare...)
Diciamo che in caso di necessità saresti già sull'ambulanza, scherzi a parte, io ti direi di rinviare il tutto all'anno prossimo. In croce rossa non hanno bisogno di personale da impiegare in ufficio, o in lavori fisicamente non usuranti?
Ti ripeto, sii prudente evitando gli sforzi sproporzionati alle tue condizioni, la recidiva non è una bella esperienza.
Sentiamo se gli altri Amici riescono ad essere più persuasivi...
Diciamo che Marcello ti ha già detto tutto. La mia esperienza personale è che comunque anche a distanza di anni dopo qualche sforzo in più in palestra sento fastidio e senso un po’ di tiraggio. Però è sempre tutto a posto. Il senso dell’intervento è che poi si dovrebbe tornare a fare quello che si faceva prima. Il rischio può essere che un’ernia possa uscire dal lato opposto. Le recidive ci sono ma sono ormai molto rare.
Ma per "tiraggio" s'intende una tensione della retina per via della pressione intestinale? Se così fosse, sarebbe la sensazione che ho provato io. Cioè, la mia ernia era asintomatica, ultimamente invece ho sentito qualcosa di interno spingere. Mi vien da pensare che la retina abbia una superficie maggiore della mia ernia, per questo riesco a sentirla?
Rinnovo l'appello a eventuali ortolani che leggono. Il movimento del vangar la terra mette troppo sotto sforzo l'area operata o si può fare? (Il giorno prima dell'intervento ho vangato un po' e non mi è uscita l'ernia, per dire). Il movimento consiste nel: 1) imprimere il proprio peso con il piede sulla vanga per farla affondare nella terra 2) sollevare la vanga e la "sbadilata" di terra con sé 3) rovesciare la sbadilata girandola nel contempo. Movimento moltiplicato o per.. centinaia di volte.
L'area dell'inguine/addominali/anche viene sollecitata, lo so da me, mi chiedo solo se è meglio che: 1) lascio perdere 2) mi modero (chessò, dieci minuti al giorno) 3) vango finché me la sento.
Ma per "tiraggio" s'intende una tensione della retina per via della pressione intestinale? Se così fosse, sarebbe la sensazione che ho provato io. Cioè, la mia ernia era asintomatica, ultimamente invece ho sentito qualcosa di interno spingere. Mi vien da pensare che la retina abbia una superficie maggiore della mia ernia, per questo riesco a sentirla?
Di solito qui nel Forum parliamo di "tiraggio" quando nel primo periodo postoperatorio si avverte una tensione più o meno forte nella zona della ferita, accompagnata anche da bruciore. E' come una "contrattura" che si presenta a tratti o in modo continuativo durante la giornata e si attenua stando sdraiati. Fa parte del processo di cicatrizzazione, ma anche i punti contribuiscono ad accentuare il sintomo che diminuisce progressivamente nel tempo fino a scomparire. I sintomi che descrivi tu sono altrettanto tipici, la pesantezza e la sensazione di spinta dall'interno sono frequenti nel primo postoperatorio, oppure dopo sforzi o affaticamenti. La percezione che hai della rete, quella che qui confidenzialmente chiamiamo la "tessera", o la "carta di credito" sotto pelle, è comune a tutti gli operati e ci accompagna per diversi mesi dopo l'intervento, poi gradualmente si attenua fino a sparire, oppure noi ci abituiamo e non la percepiamo più come un fastidio. Tieni presente che se sei dotato di un fisico asciutto è più facile sentire la "tessera", a volte io avevo l'impressione di sentirla sotto pelle passando le dita sull'inguine.
quote:
Rinnovo l'appello a eventuali ortolani che leggono. Il movimento del vangar la terra mette troppo sotto sforzo l'area operata o si può fare? (...)
(...) L'area dell'inguine/addominali/anche viene sollecitata, lo so da me, mi chiedo solo se è meglio che: 1) lascio perdere 2) mi modero (chessò, dieci minuti al giorno) 3) vango finché me la sento. (...)
Originariamente inviato da Grandraw - Ieri : 22:13:33
Se ti piace tanto lavorare nell'orto non devi rinunciare, penso che sia sufficiente che tu ti moderi in base alle tue sensazioni fisiche, basta un po' di prudenza in tutto ciò che fai. Come dice Francer, ci si opera per tornare a fare quello che si faceva prima, basta non esagerare. Così come fanno gli sportivi nella ripresa degli allenamenti, se vuoi stare più tranquillo, quando vai a lavorare nell'orto potresti usare gli slip contenitivi, servono proprio per attenuare lo sforzo fisico.
Sentiamo se tra gli utenti ci sono altri appassionati dell'orto...
Ci si opera per tornare a fare quello che si faceva prima ma se ti fa male, hai paura etc io direi di zappare con moderazione. Non dovrebbe succedere niente ma se hai timori modera. Io dopo l’intervento sono tornato in palestra e pian piano ho ricominciato come prima ma, siccome ho timore, lo squat (sollevamento pesi sulle gambe) lo ho evitato per anni. Tieni anche conto che alla fin fine sono passati solo 3 mesi. Io direi di riprendere piano e progressivamente. Poi man mano vedi come evolve. Ogni fisico è diverso dall’altro e si riprende diversamente.
Voglio rassicurarvi che non voglio fare assolutamente superman. Se qui spesso leggevo di gente appena operata che si prendeva un tachidol e via per tornare alla normalità, io durante la degenza mi son tramutato in un bradipo . O quell'utente che "le probabilità di recidiva sono l'1%, quelle di ernia al 20%= l'operato fa quello che vuole e meglio di prima... beh mi son messo a ridere. (Con tutto rispetto).
Mi frega il fatto di lavoricchiare in campagna. Perché (credo) un conto è fare sforzi in palestra, magari sdraiato, un'altro conto è farli a tagliar la legna o nell'orto, in piedi e magari pure piegato in avanti...
(...) Mi frega il fatto di lavoricchiare in campagna. Perché (credo) un conto è fare sforzi in palestra, magari sdraiato, un'altro conto è farli a tagliar la legna o nell'orto, in piedi e magari pure piegato in avanti...
Originariamente inviato da Grandraw - Ieri : 23:26:28
Mi pare che tu abbia una buona consapevolezza della tua condizione e di quelli che sono gli sforzi da sostenere nella cura dell'orto, dunque credo che sarai perfettamente in grado di fare ciò che ti piace con pieno autocontrollo, in modo da evitare sforzi eccessivi.
Non è che mi diverto a vangare, è che l'orto va vangato e non so come fare ;) Potrei provare a vangare "di spalle", o "accucciato", peccato che mi veda tutto il vicinato